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L’attentatore

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Giovane donna abbracciata dall’esplosione d’un ordigno
Il Fanciullo bacia ora qualcosa di proibito
Troppo intenso per il suo debole cuore

Oh, quanto ne rimarrebbe ancora da baciare
Male atroce, dalla stessa carne fresca è partorito
Ciò che lo porta via è fresco intenso e letale

Cancri e bombe sono l’orgoglio del millennio
Attentato ad un frammento di storia
L’innesto in un protrarsi di sorriso

Creature disintegrate
Da un attentato al nulla per giungere al nulla
Ecco la consacrazione

Nessuna traccia
Bugiardo è in ogni caso il ricordo
Aggrapparsi al fatto che qualcosa dovrà ancora rifiorire

Simbolo di giovinezza e d’ambizione
Le promesse sono sfiorite da tempo
Pagine ingiallite su pagine ingiallite

Abortire ogni capitolo
Ma per evitarne la crescita fecondarne molti
Compimento dell’atto folle ed infanticidio del nuovo nato

Vi sono tanti Secondini quante Principesse
Dietro alle sbarre un negro sorride
Scorgi meglio è solo un ghigno

Passare con la stessa facilità all’atto terroristico
Ad una carezza antica d’esasperante dolcezza
Accettazione di tutto come traguardo di grande saggezza

Giunti alla fine, rimane solo il ricordo sbiadito
Di uno sconosciuto e di un’innominata
Congiungimento di sfrontate esperienze

Mercante di sogni, cosa serbi ancora per me?
L’ultimo sospiro a cosa si sposerà?
Ad un’istantanea di un sorriso straziante
O di una incomprensibile deflagrazione?

Padre.
E’ quanto potrebbe essere inciso nella memoria ad incutere terrore.

 Maria Musik - 13/07/2013 09:24:00 [ leggi altri commenti di Maria Musik » ]

Partita da questa, ho letto tutto il pubblicato. Dalla tua foto di profilo distogli lo sguardo persino dal lettore e coltivi per distruggerli i tuoi fiori del male. Ossessione morale/mortale, parola bella e spietata... che non germogli di speranza alcuna questo estetico nulla. E resta, come una maledizione, solo un ricordo:
"Padre.
E’ quanto potrebbe essere inciso nella memoria ad incutere terrore."
Rimango ammirata e, al contempo, devastata dalla mia stessa ammirazione per la bellezza maledetta di questi versi.

  Cristina Bizzarri - 12/07/2013 23:26:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Mi colpisce per la forza morale - te l’avevo già scritto - che scuote dalla radice e squassa l’hypocrite lecteur - ton semblable, tuo simile nell’immersione totale in questa poltiglia di carne, eros, sangue, paura, finzione, desiderio di poesia che è la nostra vita. Un poetare decisamente aristocratico e originale a mio modesto avviso.

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