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al testo di Lorenzo Bonad
L’attentatore
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Giovane donna abbracciata dall’esplosione d’un ordigno Il Fanciullo bacia ora qualcosa di proibito Troppo intenso per il suo debole cuore
Oh, quanto ne rimarrebbe ancora da baciare Male atroce, dalla stessa carne fresca è partorito Ciò che lo porta via è fresco intenso e letale
Cancri e bombe sono l’orgoglio del millennio Attentato ad un frammento di storia L’innesto in un protrarsi di sorriso
Creature disintegrate Da un attentato al nulla per giungere al nulla Ecco la consacrazione
Nessuna traccia Bugiardo è in ogni caso il ricordo Aggrapparsi al fatto che qualcosa dovrà ancora rifiorire
Simbolo di giovinezza e d’ambizione Le promesse sono sfiorite da tempo Pagine ingiallite su pagine ingiallite
Abortire ogni capitolo Ma per evitarne la crescita fecondarne molti Compimento dell’atto folle ed infanticidio del nuovo nato
Vi sono tanti Secondini quante Principesse Dietro alle sbarre un negro sorride Scorgi meglio è solo un ghigno
Passare con la stessa facilità all’atto terroristico Ad una carezza antica d’esasperante dolcezza Accettazione di tutto come traguardo di grande saggezza
Giunti alla fine, rimane solo il ricordo sbiadito Di uno sconosciuto e di un’innominata Congiungimento di sfrontate esperienze
Mercante di sogni, cosa serbi ancora per me? L’ultimo sospiro a cosa si sposerà? Ad un’istantanea di un sorriso straziante O di una incomprensibile deflagrazione?
Padre. E’ quanto potrebbe essere inciso nella memoria ad incutere terrore.
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Maria Musik
- 13/07/2013 09:24:00
[ leggi altri commenti di Maria Musik » ]
Partita da questa, ho letto tutto il pubblicato. Dalla tua foto di profilo distogli lo sguardo persino dal lettore e coltivi per distruggerli i tuoi fiori del male. Ossessione morale/mortale, parola bella e spietata... che non germogli di speranza alcuna questo estetico nulla. E resta, come una maledizione, solo un ricordo: "Padre. E’ quanto potrebbe essere inciso nella memoria ad incutere terrore." Rimango ammirata e, al contempo, devastata dalla mia stessa ammirazione per la bellezza maledetta di questi versi.
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Cristina Bizzarri
- 12/07/2013 23:26:00
[ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]
Mi colpisce per la forza morale - te lavevo già scritto - che scuote dalla radice e squassa lhypocrite lecteur - ton semblable, tuo simile nellimmersione totale in questa poltiglia di carne, eros, sangue, paura, finzione, desiderio di poesia che è la nostra vita. Un poetare decisamente aristocratico e originale a mio modesto avviso.
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